Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

lunedì 30 gennaio 2012

BYE BYE MADE IN ITALY

“lo straniero da 10 anni fa   shopping  di aziende Italiane. E le nostre istituzioni?!......Stanno a guardare!!”

Giusto per rinfrescarci la memoria cominciamo con un elenco suddiviso per settori:

BANCARI: BNL   99% BNP Paribas(Francia) , CARIPARMA  passa a Credit Agricole (Francia), INTESA SANPAOLO serv. Transanazionali 100% State Street Corporation (USA), Interbanca S.p.A 100% Ge Capital USA, Nextra Inv. Management 63% Credit Agricole Francia.

LUSSO: Bulgari 100% Lvmh Francia, Emilio Pucci –passato sotto il controllo di Lvmh, Ferré – ceduto  al Paris group di Dubai, Fendi –  venduto a Lvmh,  Gucci e Bottega Veneta - ceduti alla francese Ppr (Pinault -Printemps -Redout), Valentino – passato qualche anno fa dal gruppo Marzotto al fondo di private equity Permira Holdings Limited (Phl), con base a Guernsey, nelle isole del canale britannico.
Prada – a gennaio 2011 decide di quotarsi alla Borsa di Hong Kong 
.
TLC : Olimpia passa a Telco, Fastweb passa alla Swisscom, Wind passa alla Weatherm Inv. Sarl (Egitto)
ENERGIA: Italenergia(az Edison) passa a EDF Francia, Elettrogen va ad Endesa (Spagna), SevorEnergia (ENI, ENEL ) passa OAD Gazprom (Russia).
ELETTRONICA: Opticaln Technologis (Pirelli) va a Corning USA.
ASSICURATIVO: RAS va ad Allianz Germania, Nuova Tirrenia va a Groupama (Francia), MPS Vita, MPS danni, Fondi Pens aperti MPS vanno ad AXA Francia.
DISTRIBUZIONE: GS supermercati a Carrefour Francia, Società Italiana distr. Moderna va ad Auchan Francia.
TABACCO: ETI passa a British American Tobacco Gran Bretagna
IMMOBILIARE:Proprietà imm. Gr. Ras passa ad AIDA Srl USA, Beni Stabili  passa a Fonciere des Regions Francia. New REAL (Enel Imm.) a Excelsia otto Germania,
AEROSPAZIALE: Avio Holding Spa a Cinven Ltd Regno Unito
CHIMICO: Pirelli Cavi a Goldman Sachs USA,  Agora va a Solvay Belgio, FI Selenia a KKR USA
CARTARIO: Appleton Papers a Prixati USA
ALIMENTARE: Galbani a Lactalis Francia, Cerestar a Cargiill USA, Findus Italy a Birds EyeIglo Group Regno Unito, Bertolli a SOS quetara Spagna
MACCHINARI : Cifa va Zoomilan Cina
FINANZIARIO: Fraikin va a Eurazeo Francia
BUSINESS SERVICE: Borsa Italiana a London Stock Exchange Londra
INFORMATICO TLC : Hansenet telekkomunikatino (Telecom) a Telefonica Germania
Molte di queste aziende passate di mano, hanno avuto poco risalto sui media tradizionali, tranne casi politicamente rilevanti, nell'ultimo anno le uniche operazioni che hanno avuto maggiore risalto sono state Parmalat, passata alla francese Lactalis e il riassetto Edison. Negli ultimi giorni, l' unica operazione industriale riportata quotidianamente sugli organi di informazione è stata quella inerente la separazione ENI – Snam Rete Gas.
Per altre aziende il passaggio allo straniero è avvenuto silenziosamente senza fragore e parliamo di: Gancia, la stessa Parmalat, Perugina, Bertolli,  Buitoni, l'Antica gelateria del Corso, Algida, Carapelli, Sasso, Minerva oli.
Per concludere è  degli ultimi giorni la notizia del  passaggio di Ar Alimentari, primo produttore italiano di pomodoro nato negli anni 60’ che ci saluta e va alla Princes controllata dal gigante Mitsubishi.
Quello che si evince da questa lista, è che dall’estero stanno comprando settori e aziende di eccellenza nella produzione alimentare e del lusso  settori di vanto di quel made in italy tante volte decantato  dai nostri politici ma nei fatti mai difeso. Nessuna  delle classi politiche  che si sono avvicendate nell’ultimo decennio ha saputo dare risposte concrete e adeguate per la sostenibilità delle imprese . Il risultato è sotto gli occhi di tutti , non bisogna essere degli esperti di finanza o di economia per sapere che  in Italia con il passare del tempo, sono scomparsi totalmente o quasi settori come il manifatturiero, il farmaceutico, l’ industria pesante, il settore agricolo e più di recente l’alimentare e il lusso. Quelle che abbiamo elencato è solo una parte delle aziende cedute, poi abbiamo quelle delocalizzate e tante che hanno chiuso i battenti.
Ma di cosa stiamo parlando…..di lavoro, di impresa,  di crescita  in questi giorni tutti  si affannano a riconoscere i presunti risultati di manovre che anche se potenzialmente efficaci, arrivano  tardive,  e rischiano di sortire l’effetto opposto, i media continuano solo ad occuparsi di banche che continuano ad essere preservate, incassano all’1% e continuano a non prestare al sistema impresa/famiglia che soccombe ogni giorno di più  a colpi di iniquità, burocrazia e vessazione. Che altro dire…..possiamo solo sperare di sbagliarci.
 bye bye Italia

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