Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

sabato 29 giugno 2013

FINANZA COMPORTAMENTALE:POSSIBILI SOLUZIONI ULTIMA PARTE

Finiamo il percorso cominciato un mesetto fa con il tema della finanza comportamentale, parlando del principio della diversificazione e del supporto del Consulente Finanziario Indipendente.
La diversificazione e' un principio di investimento che potrebbe permettere di contenere i rischi anche quando si considerano attivita' di per se' rischiose. Tuttavia assistiamo a fenomeni alquanto strani in materia di diversificazione e cioe' che i mercati azionari sono tendenzialmente sottopesati rispetto a quanto si dovrebbe fare applicando la teoria classica di portafoglio e che gli investimenti azionari sono concentrati in pochi titoli; inoltre c'e' la tendenza a preferire gli investimenti in ambito domestico.

mercoledì 19 giugno 2013

FINANZA COMPORTAMENTALE- POSSIBILI SOLUZIONI TERZA PARTE

Oggi parliamo della percezione del rischio.
In finanza e' un assunto il fatto che le decisioni di investimento debbano basarsi sulla valutazione del rischio degli investimenti e sulla disponibilita' degli investitori ad assumere rischi; quest'ultimi sono tipicamente definiti come la "volatilita' dei rendimenti attesi".
L'atteggiamento verso il rischio non e' definito a priori, ma dipende dalla situazione che si sta esaminando, poiche' prevalgono propensioni diverse a seconda che l'investitore abbia a che fare con utili e perdite.

venerdì 7 giugno 2013

FINANZA COMPORTAMENTALE- POSSIBILI SOLUZIONI SECONDA PARTE

Continuiamo il nostro viaggio nella finanza comportamentale parlando di altri tipi di errori partendo dagli errori di preferenza e dagli errori di cornice.
Questa tipologia di errori sono quelli che si fanno in quanto il cervello tende a valutare i guadagni e le perdite rispetto ad un determinato punto di riferimento; i risparmiatori tendono, dunque, a prendere decisioni in base a variazioni di ricchezza e non tanto in base a livelli assoluti. Tale meccanismo mentale porta ad avere un atteggiamento nei confronti del rischio che varia a seconda che si stiano valutando guadagni o perdite potenziali.