Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

mercoledì 11 gennaio 2012

BANCHE E DEBITI SOVRANI: UN SISTEMA IN CORTO CIRCUITO


Le Banche hanno problemi a finanziarsi...e questo si è capito, ma anche dopo che la Banca centrale ha gentilmente elargito una mezza trilionata di euro di prestiti alle banche, i timori continuano ad affliggere il settore.  "GARANTITE DALLO STATO", per un importo massimo pari al patrimonio di vigilanza. Questo da un lato dovrebbe dare un pò di ossigeno alle banche, che potrebbero utilizzare i capitali reperiti all'1% e investirli al 6/7% in BTP, contribuendo altresì ad abbassare  i rendimenti e dare un pò di sollievo allo Stato. Dall'altra c'è una BCE che potrà quindi fiananziare le banche a prescindere dal mercato obbligazionario. Ma è proprio qui che si innesca un circolo vizioso percolosissimo: lo Stato concede la garanzia sui bond bancari, le banche li usano per finanziarsi in Bce e con i soldi comprano titoli dello stesso Stato.................mah!!!
 Un motivo di grande preoccupazione è il valore dei collaterali, ovvero le Banche per finanziarsi devono porre a garanzia dei titoli di alta qualità.  Abbiamo quindi, una BCE che finanzia le Banche in misura illimitata al tasso agevolato dell'1%, ma ad una condizione che le banche consegnino alla BCE come collaterale titoli di Stato, ma anche obbligazioni bancarie e non. Il problema è che negli ultimi tempi questo così detto collaterale è incominciato a scarseggiare e diminuire di valore, ed è qui che interviene la manovra del governo Monti, che in pratica prevede che le Banche possano emettere obbligazioni nuove di zecca

 

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