Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

domenica 18 marzo 2012

L'ISTAT MENTE SUL TASSO D'INFLAZIONE ?



Di seguito postiamo un interessante articolo di  Sandro Kensan, è un testo che può in ogni caso fare un pò di chiarezza sul concetto d'inflazione.....fenomeno con il quale dobbiamo imparare a convivere, e che tenderà ad aumentare ancora....sarà l'ennesima imposta solo che questa è occulta. Buona lettura 
L'ISTAT mente sul tasso di inflazione ufficiale. Nel campo dell'informatica si può spiegare bene il trucco usato dall'Istituto di statistica nazionale per fare risultare una inflazione fortemente negativa dove questa è nulla o positiva. Mi occupo di un settore specifico e quindi non posso esprimermi per i  campi al di fuori delle mie conoscenze ma per estensione suppongo che l'ISTAT adotti lo stesso trucco in tutti i settori a forte innovazione.

Prima di tutto un esempio per chi non ha voglia di scendere nei dettagli ma voglia capire a grandi linee il discorso.

Se la FIAT mette in produzione la punto 1 nell'anno 1980, se questo prodotto tecnologico è Euro 1 e se calasse di prezzo del 10% di anno in anno, avremmo che la punto 1 costa 100 euro nel 1980, 90 euro nel 1981 e via così. Voi acquistate la punto 1 nel 1980 a 100 euro. Poi nel 1985 arriva chi volete voi per cui le Euro 1 vanno dismesse per una serie di ragioni indipendenti dallo vostra volontà che vi costringono a passare a una nuova auto Euro 2.

Bene, anche se la vostro auto non è ancora vecchia voi comprate la punto 2 nell'anno 1985, puntualmente messa in produzione dalla casa torinese. La punto 2 la pagate 100 euro. Quest'auto, come la precedente diventa più economica di anno in anno e diminuisce di prezzo del 10% anno su anno. Nel 1990 esce la punto 3 che costa 100 euro ed è Euro 3 e il giochetto si ripete per cui voi siete costretti a passare a quest'ultima auto. Ecc, ecc, ecc.

Cosa fa la furba ISTAT? Considera solo la differenza di prezzi all'interno dello stesso modello di auto per cui dal 1985 in poi classifica il costo dell'auto come divenuto più economico del 10 percento all'anno. Se si andassero a vedere i fogli elettronici dell'ISTAT comparirebbe che il bene auto costa 100 nel 1980, 59 nel 1985, 35 nel 1990, 21 nel 1995 e così via.

Quindi l'inflazione ufficiale pubblicata dall'ISTAT ha un contributo negativo dovuto al fatto che l'auto cala sempre di prezzo. In realtà voi l'auto la avete pagata sempre 100 euro e non avete visto alcun decremento nel costo di questo bene: questa è la menzogna dell'inflazione ufficiale.

Andiamo sullo specifico del campo dell'informatica ed esaminiamo le vere tabelle dell'ISTAT. Preannuncio che in fondo all'articolo troverete la digressione sul calcolo per pesare le varie voci di spesa dell'italiano, il paniere, che da luogo all'inflazione ufficiale.

Vediamo dal 2001 fino al 2010 cosa è avvenuto all'interno della classe di prodotti chiamati dall'ISTAT "Apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici", avente codice 0901 e peso all'interno del paniere variabile negli anni ma intorno ai 10 mila punti su un milione.
Anno
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Costo
92.2
90.0
87.1
84.6
80.7
76.7
72.1
66.9
63.0
60.4

Fonte ISTAT, Indici nazionali NIC

Diamo una veloce spiegazione della tabella. Se nell'anno 2001 il prodotto tipico all'interno della classe "Apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici", costava 92.2 euro, dopo 10 anni costa 60.4 euro. In realtà quel prodotto non viene più costruito e non si trova più nel mercato e nemmeno si trova un prodotto equivalente.

L'ISTAT cosa fa? La furba calcola l'inflazione su questa classe che sarà negativa. In dieci anni questa classe ha un -34.5% di inflazione. Questa percentuale peserà all'interno del tasso di inflazione ufficiale per circa 10 mila punti su un milione dove il milione è il reddito dell'italiano medio.

Per fare un esempio in bianco e nero se ci fossero altre 30 voci di questo peso e di questo tipo, ad inflazione fittiziamente negativa, si avrebbe un peso di 300 mila punti su un milione ovvero il 30% del nostro reddito è speso per prodotti che hanno un tasso di inflazione negativo pari al -34.5%.

Supposto che l'Inflazione calcolata dall'ISTAT sia del 3% ne esce che il 70% del nostro reddito è speso per prodotti che hanno una inflazione media pari al 19.1%.

Seguendo questo esempio fino alla fine e assegnando un più corretto 0% come tasso di inflazione ai prodotti tecnologici, l'Istituto di statistiche onesto avrebbe calcolato un tasso di inflazione ufficiale di 0% per il 30% del nostro reddito e del 19.1% per il 70% del nostro reddito per un totale del 13.4% di tasso di inflazione ufficiale contro il 3% propagandato dall'ISTAT.

Per dirimere questo problema è sufficiente riferirsi ai prezzi medi dei negozi per una certa categoria di prodotto e non seguire la discesa del prezzo di un prodotto e poi saltare su quello più costoso (senza che appaia nelle statistiche dell'ISTAT) perché il precedente è fuori produzione e quindi  seguire la nuova discesa di prezzo. In questo modo l'Istituto di statistica fa apparire che un prodotto cala sempre di prezzo quando invece chi lo compra paga sempre la stessa cifra.

Esaminiamo come ulteriore approfondimento i dati dall'Indice nazionale NIC relativo al 2011 che risulta disaggregato nelle varie voci relative all'informatica:
Codice
Prodotto
Peso
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Media
09.1.3
Apparecchi per il trattamento dell'informazione
2925
93.9
93.8
87.3
85.0
85.5
83.0
83.3
81.1
83.7
83.8
86.1
86.1
86.1
09.1.3.1
Apparecchi per il trattamento dell'informazione
2461
93.3
93.6
87.0
84.4
85.3
83.5
83.4
80.9
84.1
83.1
85.9
86.2
85.9
09.1.3.1.1
Computer desktop
902
88.9
88.6
83.9
81.3
82.2
81.4
79.5
76.0
80.7
77.2
81.6
80.3
81.8
09.1.3.1.2
Computer portatile, palmare e tablet
1559
98.9
99.6
91.5
88.9
89.9
87.3
88.3
86.4
88.8
89.2
91.2
92.4
91.0
09.1.3.2
Accessori per apparecchi per il trattamento dell'informazione
464
98.7
96.5
90.7
90.1
88.3
82.0
84.2
83.4
83.1
89.0
88.9
87.5
88.5


si nota un calo dei prezzi dei pc desktop di quasi il 10% annuale e analogamente dei portatili/tablet e degli accessori. Interessanti sono i pesi dei desktop e dei portatili/tablet. Un PC fisso pesa sul budget familiare la metà di un portatile.

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