Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

venerdì 9 marzo 2012

ASSICURAZIONI INDEX E UNIT LINKED: LA GRANDE ABBUFFATA !

Le polizze vita dalla fine degli anni novanta agli inizi del millennio, hanno cambiato volto e hanno mostrato la loro perfetta adeguatezza ai tempi della "finanziarizzazione".
Si chiamano Unit e Index linked. 
Banche e Promotori finanziari si sono dati un bel pò da fare, così che ad ogni cliente non mancasse la sua partecipazione, avvolte anche cospicua, al prodottino del momento. Sono prodotti di ingegneria finanziaria, definiti dal testo unico della finanza "complessi e illiquidi" , ed in quanto tali si presupporrebbe la massima cautela da parte degli operatori, e soprattutto grande chiarezza nel descrivere ai propri clienti   i termini dell'operazione, i rischi e le salatissime commissioni implicite, in media tra l'8% ed il 10%.  Ma purtroppo nella realtà, sappiamo che il 99% dei risparmiatori, ignora la vera natura e i rischi ed anche le commissioni che paga. Basta pensare, che quando è fallita la Leman Brothers, molti clienti non erano consapevoli del loro coinvolgimento, in quanto il titolo strutturato della Leman era come sottostante ad una Index Linked.
L'optimus, sarebbe che le compagnie di Assicurazione tornassero ad occuparsi di assicurazioni sulla vita con finalità previdenziale, che si traduce in certezza della prestazione, dove rischio finanziario e demografico fa capo alla compagnia. Fortunatamente, con la crisi questi prodotti hanno mostrato subito ai clienti la vera natura, e progressivamnete hanno per cosi dire, perso un pò di popolarità. Bene! Non resta che sperare che la normativa che accompagna il collocamento di tali prodotti sia sempre più stringente, e a tutela dei risparmiatori. Purtroppo quando si opera in conflitto d'interessi, l'asimmetria informativa tra chi vende e chi compra è sempre a svantaggio del cliene. Ma una parolina, la spenderei anche per i risparmiatori, che spesso sono poco inclini ad informarsi: "Piuttosto che affidarsi alla simpatia o all'amicizia dell'operatore di turno. .....cari risparmiatori i tempi sono cambiati, va bene criticare le Banche, ma assumetevi Le vostre responsabilità.....INFORMATEVI!!!!!

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