Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

martedì 13 marzo 2012

CARBURANTI ALLE STELLE...ITALIANI ALLE STALLE

Il prezzo del petrolio è fuori controllo, ed il prezzo del carburante, in alcune città ha sfiorato i 2 euro. Per sdrammatizzare, su facebook sonno apparse vignette, che mettevano a confronto il prezzo di un litro di benzina, con il prezzo di alcune bevende preferite dagli italiani. E credo sia preoccupante,  se il costo di ciò che beve la nostra auto è superiore al costo di ciò che beviamo noi.
Eppure a differenza di altri periodi   non siamo in una situazione di shock  dell'offerta . Il  petrolio a questi prezzi c'é in abbondanza, ma in abbondanza forse sono anche  gli euri e i dollari che le premiate stamperie mondiali stanno emettendo. Le follie dei banchieri centrali  forse cominciano a mostrare la perversità di tale sistema. L'inflazione é palesemente dappertutto i metodo di calcolo usati dai governi non rivelano la realtà.
I record sul prezzo dei carburanti si susseguono ogni giorno: non si tratta solo della Monti tax , il fatto é che il prezzo del brent, cioé il riferiemento dei petroli che vengono usati dalle raffinerie europee, in euro é ai massimi di tutti i tempi. Vi posto il grafico del barile americano in euro dal 2003: mostra – si può dire – il prezzo che l’Europa
effettivamente paga.
In Italia siamo in piena recessione , il reddito disponibile delle famiglie tende a scendere e siccome il consumo energetico é difficilmente comprimibile il risultato é una fortissima diminuzione di ogni altro genere di consumo. Semplicemente non rimangono abbastanza soldi.
I cittadini e le imprese italiane sono presi in una morsa micidiale fatta di inflazione importata da un euro debole e una crescita bloccata da tasse, spesa pubblica, ......Gli alti prezzi dell’energia pesano sui bilanci delle famiglie e remano contro la ripresa economica.
Tornando al problema del prezzo del petrolio è opinione ormai condivisa, da tanto osservatori, che i recenti rialzi, in euro come in dollari , non siano dovuti alla mancanza di materia prima, ma da una forte concorrenza sui mercati mondiali, da parte dei paesi in via di sviluppo.
Storicamente i paesi dei BRIC ed il Giappone hanno sempre accumulato dollari ed euro, ma negli ultimi trimestri hanno cominciato a disfarsene . Dove sta finendo allora tutta questa carta? Potrebbe essere  che trovi sbocco  nell'acquisto sui mercati internazionali di contratti petroliferi, non necessariamente nell'acquisto spot di petrolio ma nella stipula di contratti in esclusiva con i paesi produttori.
Il risultato é la riduzione del petrolio accessibile da noi europei (e in parte dagli americani ) da cui l'aumento dei prezzi spot per accaparrarsi quello che rimane .
Qui sotto l'andamento delle importazioni di petrolio in Cina :



il grafico (aggiornato a dic. 2011) quanti T-Bond detiene la Cina.




Buona fortuna ..... non resta che affidarci alle stelle!!!
Fonte Funny King

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