Oggi parleremo delle possibili soluzioni agli errori che la maggioranza degli investitori commette in campo finanziario; questi errori, in gergo tecnico, li chiameremo "bias" e rappresentano in realta' "pregiudizi"; nel corso del mese prossimo tratteremo una dozzina di errori che influenzano le scelte di investimento.
Partiamo dai due che sono ritenuti i piu' rilevanti in finanza comportamentale: l'iper-ottimismo e l'eccessiva confidenza (overconfidence).
Il primo porta ad effetti indesiderati proprio perche' sovrastima la probabilita' di esiti favorevoli che portano a commettere errori di valutazione nel formulare delle stime; l'eccesso di sicurezza, invece, ha a che fare con la considerazione di noi stessi, delle nostre conoscenze e delle nostre capacita'; chi e' overconfidence crede di sapere piu' di quanto non sappia, e di essere piu' bravo di quanto non sia.In generale si sente superiore alla media e pensa di poter dominare fenomeni , come l'andamento dei mercati finanziari, che in realta' sfuggono al suo controllo. Ad aumentare il grado di overconfidence contribuisce poi l'errore di conferma, che porta gli investitori a dare troppa importanza alle informazioni che supportano il loro personale punto di vista e al contrario a sottovalutare o non considerare, quelle che lo contraddicono.
In particolare. sono due gli errori tipici della fase successiva a quella decisionale: l'errore di attribuzione e quello del "senno di poi". Con il primo si tende ad incolpare altri ( amici e consulenti) per gli errori di scelta commessi, e al contrario lodare se stessi per le decisioni andate a buon fine; l'errore del "senno di poi" si riferisce ,invece, a un giudizio in retrospettiva che ci porta a pensare che l'esito di un determinato evento fosse ovvio e prevedibile gia' al momento in cui abbiamo preso la decisione, mentre in verita' era giustificabile e comprensibile solo a posteriori.
Un altro errore , di tipo emozionale, e di assoluta rilevanza, e' il "rimpianto" che ci provoca il renderci conto di aver fatto una scelta sbagliata. Il rimpianto per sua natura si verifica ex-post, ma puo' condizionare la scelta anche ex-ante; Infatti, la paura di prendere una decisione sbagliata, e poi di rimpiangerla, puo' bloccare gli investitori ed impedire loro di scegliere;il rimpianto ha un impatto psicologico piu' forte del rammarico, che si prova per non aver preso una decisione che invece si sarebbe rivelata corretta; cosi' come all'omologazione a determinati comportamenti di massa che ci offre la possibilita' di condividere gli sbagli riducendo il rammarico ed i suoi effetti negativi.
FINE PRIMA PARTE.
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