Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

venerdì 1 marzo 2013

LA RISCOSSA DEI BANZAI?

Tokyo negli ultimi venti anni è stata la piazza economica peggiore tra i Paesi sviluppati; negli ultimi mesi ,pero', ci sono stati forti segnali di risveglio, dovuti soprattutto alla svalutazione dello Yen da parte della Banca centrale giapponese e all'attesa per le riforme strutturali promesse dal nuovo governo.

L'economia giapponese non è ancora riuscita a lasciarsi alle spalle la crisi iniziata negli anni 90' che ha trascinato il Paese in una spirale deflazionistica;il nuovo Governo insediatosi a fine anno scorso, si è fissato l'obiettivo di alzare l'inflazione iniettando liquidita' nel sistema.Tutto cio' è comunque molto rischioso perche' potrebbe verificarsi una notevole crescita inflazionistica( non piu' controllata) che farebbe scaturire una debacle per il mercato obbligazionario.
Ma tant'è e, visto i continui fallimenti nel passato della Boj e della classe politica che ha cercato soluzioni basate esclusivamente sulla leva monetaria e fiscale, molti studiosi ed economisti pensano che questa nuova strada intrapresa dal nuovo governo, sia l'unica percorribile.
I governi passati hanno cercato di liberare il Paese dalle sabbie mobili della deflazione attraverso stimoli monetari, inclusa una lunghissima fase a tassi zero e di quantitative easing;tutto cio' non e' bastato.....che sia la volta buona?.....aspettiamo e vediamo.

Nessun commento:

Posta un commento