Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

martedì 17 aprile 2012

E ADESSO TOCCA ALLA SPAGNA:OLE'




Il governo spagnolo ha annunciato misure fiscali per 27,3 miliardi di euro;da dove li prendono sti' soldi? Ovviamente dai tagli alla spesa per circa la meta', dall'innalzamento delle imposte sul reddito da impresa per 5,4 miliardi e da un condono fiscale per 2,5 miliardi;piu' un paio di miliarducci in tasse varie.
Nel frattempo la disoccupazione ha superato il 23% a causa della scarsa flessibilita' salariale(come da noi).

Default o meno,le preoccupazioni sulla Spagna si sono manifestate sul mercato obbligazionario con lo spread tra Bonos e Bund salito quasi a 500 basis point;tutto cio', ovviamente ha avuto ripercussioni anche per il nostro btp risalito ben oltre i 420 punti base contro il bund.
Ritornando alla Spagna e' da notare che la liquidita' derivante dalle operazioni LTRO(ricordate la prima operazione della Banca Centrale Europea che a dicembre ha finanziato a 3 anni all'1% le Banche spagnole-come le altre europee-),e' stata utilizzata per accrescere le partecipazioni dei titoli governativi(Bonos) non certo per supportare l'economia reale.E' per questo che preoccupa non poco il Paese iberico la cui crescita economica potrebbe subire una contrazione piu' brusca del previsto.
La sfida di Madrid al debito pubblico appare difficile e non sappiamo se le misure preventivate dal primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, tra le quali spiccano il congelamento parziale degli stipendi pubblici ed un aumento dell'imposizione fiscale su immobili e rendite, possano in realta' bastare a far rientrare la Spagna entro il rapporto deficit/pil al 5,3% dagli attuali 8,5%....non ci resta che attendere....

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