Il governo spagnolo ha annunciato misure fiscali per 27,3 miliardi di euro;da dove li prendono sti' soldi? Ovviamente dai tagli alla spesa per circa la meta', dall'innalzamento delle imposte sul reddito da impresa per 5,4 miliardi e da un condono fiscale per 2,5 miliardi;piu' un paio di miliarducci in tasse varie.
Nel frattempo la disoccupazione ha superato il 23% a causa della scarsa flessibilita' salariale(come da noi).
Default o meno,le preoccupazioni sulla Spagna si sono manifestate sul mercato obbligazionario con lo spread tra Bonos e Bund salito quasi a 500 basis point;tutto cio', ovviamente ha avuto ripercussioni anche per il nostro btp risalito ben oltre i 420 punti base contro il bund.
Ritornando alla Spagna e' da notare che la liquidita' derivante dalle operazioni LTRO(ricordate la prima operazione della Banca Centrale Europea che a dicembre ha finanziato a 3 anni all'1% le Banche spagnole-come le altre europee-),e' stata utilizzata per accrescere le partecipazioni dei titoli governativi(Bonos) non certo per supportare l'economia reale.E' per questo che preoccupa non poco il Paese iberico la cui crescita economica potrebbe subire una contrazione piu' brusca del previsto.
La sfida di Madrid al debito pubblico appare difficile e non sappiamo se le misure preventivate dal primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, tra le quali spiccano il congelamento parziale degli stipendi pubblici ed un aumento dell'imposizione fiscale su immobili e rendite, possano in realta' bastare a far rientrare la Spagna entro il rapporto deficit/pil al 5,3% dagli attuali 8,5%....non ci resta che attendere....
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