Non si può avere prosperità mortificando il risparmio.
Non si può rinforzare il debole, indebolendo il forte.
Non si può far crescere la fratellanza stimolando l'odio di classe.
Non si può aiutare chi guadagna uno stipendio, molestando chi glielo paga.
Non si può aiutare il povero, distruggendo il ricco.
Non si può creare una vera sicurezza con denaro prestato.
Non si possono evitare difficoltà spendendo di più di quello che si guadagna.
Non si possono formare carattere e valore, togliendo all'uomo l'iniziativa, la libertà e l'indipendenza.
Non si possono aiutare gli uomini per sempre, facendo per loro ciò che devono e possono fare da soli.
(Abraham Lincoln)

giovedì 26 luglio 2012

IL PARADOSSO DEI RENDIMENTI NEGATIVI





Che dodici fra i maggiori Stati del Mondo offrano rendimenti inferiori all'1% sui titoli biennali e' di per se' anomalo in questo periodo di crisi in cui la risorsa piu' scarsa e' proprio il risparmio. Ma che addirittura quattro di essi- Germania, Olanda, Svizzera e Danimarca- ricevano un interesse( invece di pagarlo) sui titoli emessi,e' assurdo e contrasta con quello che fino a poco tempo fa era considerato il postulato piu' indiscutibile dell'economia: che i tassi di interesse non possono diventare negativi, poiche' e' da folli privarsi volontariamente della disponibilita' dei propri soldi, per riceverne di meno alla scadenza.

A tale follia, tuttavia, si e' giunti,perche'le condizioni sono diventate tanto paradossali, da rendere razionale un comportamento che, in circostanze normali,e' appunto considerato, apparentemente, folle.
Una simile situazione ha allarmato gli investitori piu' esperti, che si sono resi conto che tutto cio' e' il risultato di qualche artificio contabile.
Gli illusionisti sono ancora una volta le Banche centrali, che con un semplicissimo atto di digitazione(premere il tasto) sui loro computer possono far apparire ,o far scomparire, in pochi secondi miliardi di dollari, yen, euro, sterline, franchi svizzeri e chi piu' ne ha piu' ne metta, creando l'illusione di risparmi che in realta' non esistono.
Alcuni investitori istituzionali si sono ormai resi conto che tutto cio' distrugge il valore reale della moneta in misura da rendere persino conveniente la scelta di pagare quei debitori che promettono di restituire soldi meno inflazionati.Tale scelta e' addirittura piu' conveniente della stessa decisione di tenerli depositati in conto corrente a valore nominale costante, tanta e' la perdita di valore reale provocata dalle prestigiose mani di coloro che schiacciano il ditino sul computer dalle stanze degli uffici delle Banche Centrali!!!!!!!
AVETE CAPITO BENE COME SIAMO MESSI E IN CHE MANI STIAMO??????

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